UNIONI CIVILI ovvero FINALMENTE L'UGUAGLIANZA

Dall' 11 maggio 2016 anche le coppie formate da due persone dello stesso sesso potranno essere legalmente riconosciute come tali dallo Stato Italiano.
Non nego di essermi commossa quando l'ho saputo.
Va bene, non mi sono commossa, mi sono messa a piangere.
Su twitter ho visto il video del momento in cui ne hanno annunciato l'approvazione e la gioia della folla mi ha toccato il cuore.
C'erano due ragazzi che si sono guardati e si sono scambiati uno di quei sorrisi carichi di parole che solo chi ha vissuto un grande amore può riconoscere.
Eccolo lì il trionfo dell'amore.
Eccolo lì il trionfo della civiltà.
Ho subito detto alla mia amica wedding planner Sarah di prepararsi perché si scatenerà l'inferno di unioni civili.
Che poi a me chiamarle così non mi garba mica tanto!
Sono matrimoni veri e propri.
Ditemi una ragione che sia una, e che sia plausibile a livello intellettuale, per cui non dovremmo avere tutti lo stesso diritto di amare chi amiamo. 
Non voglio scendere nel demagogico, ma cosa cazzo vi cambia se Antonio e Alberto si sposano? O se Giada e Miriam si giurano amore eterno?
In realtà mi dispiace che sia passata questa legge con lo stralcio della stepchild adoption.
Non togliamo i figli alle madri che si drogano, alcolizzate, spesso assassine (vedi la Franzoni) o pazze criminali (vedi Martina Levato), però guai a darli a due persone dello stesso sesso che si amano e magari stanno anche insieme da una vita.
Quello sarebbe contro  natura!
QUELLO EH!?!?!

Ma torniamo alle unioni civili ai matrimoni gay.
Io ho amici gay ma sono tutti single, quindi purtroppo non verrò invitata a nessuna cerimonia.
Peccato però, perché nella mia testa i matrimoni  gay hanno questo mood. 
Già mi immagino entrare al ricevimento
Elie Saab patrimonio dell'umanità


Non siamo tutti miliardari per organizzare matrimoni coi cigni veri e ospiti del calibro di Liza come Stanford e Antony, quindi molti si accontenteranno di un dj che faccia ballare gli invitati così.


Sono contenta che sia stato fatto un passo verso l'uguaglianza.
Si.
È giusto che abbiano i nostri stessi diritti: la possibilità di assistere l'amato/a in ospedale, la reversibilità della pensione, l'eredità ecc.
Sono diritti inalienabili a parere mio.
Una cosa però non mi va bene: che è sta storia che non hanno l'obbligo della fedeltà?
Non si era parlato di vittoria dell'uguaglianza? 
Allora? Che è questa discriminazione delle coppie etero?
Ripensandoci, quanti si giurano fedeltà eterna e poi mettono più corna dei soci del club "amici dei cervi"?
E quanti invece non si promettono MAI nulla ma rimangono fedeli?  
Spesso ci si attacca ai cavilli.

E a proposito, sapete chi non si attaccherà ai cavilli?

L'ultimo baluardo di democrazia ormai rimasto (insieme alla cellulite), l'essere mitologico per eccellenza, metà donna e metà tritacoglioni: la suocera!

Jane Fonda in "Quel mostro di suocera"

A vostra suocera non gliene fregherà una beata fava se per legge non siete obbligati alla fedeltà.
Lei vi verrà a cercare in capo al mondo se farete soffrire suo figlio o sua figlia.  
Da oggi siete anche voi legalmente provvisti di suocera mie care coppie gay.
Ecco, adesso si che avete raggiunto l'uguaglianza!
Avete voluto la bicicletta?

Buona suocera a tutti.  
 

  


   
  



   

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